Il gatto domestico è un animale molto abitudinario e come tale è rimasto legato alle sue consuetudini nei millenni. Se queste abitudini non vengono rispettate, Micio cerca di adattarsi all’ambiente che lo circonda, soprattutto se costretto in casa. Ma non sempre ci riesce e a quel punto può manifestare uno stato di disagio, di malessere, che può esprimersi in molti modi diversi. L'ansia vera e propria nel gatto è caratterizzata da un sentimento di paura di fronte a un pericolo di natura indeterminata. Si distingue dalla paura che è una risposta adattiva a una minaccia reale.
Il gatto ansioso presenta disturbi organici (cardiaci, digestivi, urinari) e comportamentali (anoressia, bulimia, ipervigilanza, irritabilità, aggressività, marcatura, sporcizia, pulizia eccessiva, onicofagia, ipersensibilità della pelle...). L'ansia può essere discontinua o permanente. Non trattata, può degenerare in depressione.
Il gatto ansioso presenta disturbi organici (cardiaci, digestivi, urinari) e comportamentali (anoressia, bulimia, ipervigilanza, irritabilità, aggressività, marcatura, sporcizia, pulizia eccessiva, onicofagia, ipersensibilità della pelle...). L'ansia può essere discontinua o permanente. Non trattata, può degenerare in depressione.
Ansia da deterritorializzazione (derivante da un'alterazione del territorio)
La scomparsa di riferimenti territoriali - dopo un trasloco, lavori di tinteggiatura o una sostituzione di mobili - è molto stressante per il gatto e la marcatura urinaria è una reazione normale. Se il convivente umano non lo aiuta a ritrovare i suoi riferimenti, ma, al contrario, lo punisce, questo stato di stress (solitamente passeggero) può degenerare in vera e propria ansia.
Ansia in luogo chiuso (legata al luogo in cui si vive, troppo piccolo o chiuso)
Questa forma di ansia si può riscontrare nel gatto d'appartamento che non ha sblocchi verso l'esterno (in particolare se ha vissuto l'infanzia in campagna) o vive solo tutto il giorno o la sua casa è asettica e priva di stimoli. Si manifesta con crisi di follia all'alba o al tramonto, aggressioni da predatore (il gatto, in agguato, balza sulle caviglie dell'umano come se si trattasse di un topo), aggressioni da irritazione, pulizia ossessiva, sporcizia e marcatura urinaria. Le punizioni ricevute (in seguito alle aggressioni) peggiorano le relazioni con l'ambiente circostante e aggravano la situazione.
Alcuni semplici accorgimenti permettono di rendere la vita del gatto d'appartamento più gradevole ed evitano la comparsa di un simile comportamento.
- Procurarsi un albero per gatti con ogni optional (nascondigli, tiragraffi...). Disseminare di giochi l'abitazione: tappi appesi, palline di gomma o di pezza, anche semplicemente palline colorate. Meglio orientarsi su giochi di colore verde o blu che rappresentano la frequenza luminosa d'elezione del gatto.
- Sistemare un angolo davanti alla finestra tutto per lui, accendere la radio o il televisore...
- Lasciare a sua disposizione sempre del cibo per soddisfare la sua naturale voglia di sgranocchiare durante la giornata.
- Associare l'alimentazione al gioco grazie a palline bucate che rilasciano le crocchette quando vengono manipolate.
- Se si possiede un balcone o una terrazza coperti, lasciamo che il gatto ci possa andare.
In presenza di segnali di ansia nel gatto, è quindi importante osservare il suo comportamento per individuarne la causa e intervenire: un consulto dal veterinario di fiducia è sempre consigliabile. Per tranquillizzare Micio e per limitare l’insorgenza di problemi, è possibile utilizzare prodotti che rilasciano feromoni: in commercio ne esistono diversi, sotto forma di spray o diffusori elettrici, e devono essere usati negli ambienti in cui l'animale soggiorna con più frequenza. (Foto: Pinterest)
O mammamia, per fortuna non sapevo niente di questa anzia, se no mi veniva l'ansia dell'ansia del gatto. Bene comunque riconoscere questi sintomi!
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