Il calcio è oggetto, da parte di allevatori e proprietari, di particolare interesse per le sue innumerevoli funzioni. Un suo corretto livello nell'organismo animale, infatti, è essenziale in quanto è coinvolto nella struttura delle ossa e dei denti, nella coagulazione del sangue e nella trasmissione degli impulsi nervosi. La percentuale del calcio nel sangue è cruciale e deve essere regolata attentamente anche perché un eccesso può essere dannoso quanto una carenza. Minerale importante per lo sviluppo e la salute del sistema scheletrico, il suo fabbisogno sale per le gatte gravide e in allattamento. La sua carenza nella fase di crescita dei mici causa anomalie scheletriche mentre nei gatti adulti determina fragilità.
Una dieta basata su carne magra, povera di calcio, deve essere sempre integrata con latte, pesce oppure cibo per gatti completo. In caso di mancanza accertata, oltre a modificare l'alimentazione del gatto, si somministra calcio oppure farina d'osso sterilizzata. Per comprendere la reale importanza del calcio nell'alimentazione dei felini domestici, è opportuno ricordare la giusta composizione di una dieta. Il pasto ideale di un giovane gatto (età 2-18 mesi) dovrebbe comprendere: 70-100 g di carne o pesce, 10-20 g di cereali stracotti, 10-20 g di verdura lessata, un cucchiaino di oli di semi, vitamine e sali minerali.
Quella per un gatto adulto (fino a 7 anni circa) dovrebbe comprendere: 120-150 g di carne, 25-35 g di cereali stracotti, 25-35 g di verdura lessata, un cucchiaino di olio di semi, vitamine e sali minerali. Infine, la razione quotidiana ideale per un gatto anziano dovrebbe comprendere: 60-90 g di carne, 15 g di cereali stracotti, 35 g di verdura lessata, un cucchiaino di olio di semi, vitamine e sali minerali. Inoltre, tutti devono avere sempre a disposizione acqua fresca e pulita. Nel gatto mancano o sono prodotti in quantità inadeguata dal suo organismo alcuni enzimi, rendendolo così incapace di sintetizzare determinati elementi nutritivi, che devono quindi essere forniti nella dieta, elementi presenti in alimenti di origine animale.
Il gatto ha necessità di un certo periodo di tempo per abituarsi a un regime alimentare nuovo; quando si modifica il suo regime alimentare, tende a sovralimentarsi specialmente se il cibo è appetibile ed energetico. Ecco, allora, che variazioni frequenti e improvvise della dieta possono portare a gravi alterazioni dell'equilibrio energetico del gatto, inducendo un eccessivo consumo alimentare. Un'integrazione di calcio nella razione si giustifica nel caso di un'alimentazione casalinga, mentre non è assolutamente necessaria se si utilizza mangime preconfezionato. La carne, per esempio, non è ricca di calcio e i minerali contenuti nei cereali sono poco disponibili.
Se analizziamo il rapporto calcio/fosforo di un'alimentazione a base di carne, verdura e riso, troviamo che questo si aggira intorno allo 0.1, mentre un buon rapporto dovrebbe attestarsi intorno a 1.2/1. Inoltre, il metabolismo di calcio e fosforo è strettamente correlato alla vitamina D. Un eccesso di calcio induce profonde alterazioni nel suo ciclo con la produzione da parte dell'organismo di un ormone (il paratormone, prodotto dalle paratiroidi) che fa diminuire il suo livello nel sangue. In questi casi è alterato il processo graduale di ossificazione delle cartilagini, per cui si va incontro a un aumento di volume e a una maggiore fragilità delle zone dell'osso interessate all'accrescimento. (Foto: Pinterest)
venerdì 8 marzo 2019
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Ottimo articolo! Penso che la nostra Ninive mangi meno di quanto si stima per una dieta ideale. Va anche detto che, tutto sommato, lei sta benone e il cibo secco - di ottima qualità e completo - se lo gestisce da sola. Per l'umido ci penso io: scatoletta di tonno e bianchetti la mattina (quasi sempre ne mangia solo metà) e 2 fettine di carne fresca la sera.
RispondiEliminai miei continuano a snobbare l'umido 🙃
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