lunedì 24 febbraio 2020

Quando Micio si arrabbia

Nonostante appaia sempre così sornione e tranquillo, a volte, anche l’amato felino può perdere la sua proverbiale calma. Può dipendere semplicemente da cattivo umore oppure da nervosismo, e c’è sempre un motivo: gelosia, territorio invaso, pericolo, mancanza di rispetto nei suoi riguardi. In ogni caso, è bene sapere le cause e le conseguenze per imparare a gestire al meglio la brutta giornata del felino casalingo. A differenza degli esseri umani, il gatto si arrabbia quasi esclusivamente quando si sente minacciato oppure quando ha qualche problema fisico.

Ecco perché è possibile prevedere e mitizzare il suo comportamento. La rabbia maggiore nasce di solito tra esemplari della stessa specie ma la paura può innescarsi anche durante un'errata comunicazione con l’essere umano. Il gatto possiede un suo linguaggio e delle sue priorità e comunica fra i suoi simili, o con noi, secondo segnali ben precisi, basta comprenderli. Ogni estraneo che transita vicino al gatto è guardato con sospetto. In natura chiunque è un potenziale pericolo per cui, anche in appartamento, Micio resta circospetto. Lui non sa chi sia il nuovo individuo né come si comporterà: non ne conosce l’indole ed è comprensibilmente dubbioso.

Per questo motivo non va mai forzato al contatto con uno sconosciuto, né umano né suo simile, in nessun caso. Un gatto può arrabbiarsi, per esempio, se il suo giardino, la sua sedia preferita, il suo gioco, il suo cibo, sono sotto al naso di qualcun altro, e aver paura di perdere il controllo dello spazio così come la tanto amata e regale supremazia a cui tiene tanto. Non si deve dimenticare che il gatto pur essendo un animale addomesticato è legato a filo doppio con la sua natura selvaggia, ed è anche da questo che emana il suo irresistibile fascino.

In conclusione, la parola d’ordine da non dimenticare mai è: rispetto. I gatti vivono il rapporto con i loro simili in base a simpatie, antipatie, incomprensioni e affettuosità. Se Micio vive in compagnia di altri esemplari, può insorgere qualche litigio. Stiamo bene attenti a capire se si tratta di gioco e simulazione o meno. Nel primo caso il gatto non tira fuori le unghie e morde senza serrare le mascelle. Se il litigio è vero, dovremo studiare la situazione e, se il disagio persiste, allontaniamo per un po’ i due animali. In ogni caso, teniamo separate le lettiere e le ciotole di acqua e cibo.

Micio con il suo carattere deciso ha una lunga lista di cose che possono infastidirlo. Per esempio potrebbe soffrire per la mancanza di una persona che prima viveva con noi e che ora non c’è più. Sembra strano? Ma non lo è affatto: i gatti si affezionano molto e il cambiamento nella routine affettiva provoca stress. In questo caso, parliamo con Micio e spieghiamogli che cosa è successo; usiamo un tono rassicurante e nominiamo la persona che gli manca. Ne sarà felice e si sentirà compreso, perfino se non capisce che cosa gli diciamo.

Ci sono poi noia e sedentarietà a cambiare l’umore del felino, oppure una cattiva digestione. Anche qui, la situazione non è dissimile da quella umana. Così come noi risentiamo di un prolungato stop alle nostre attività, così il nostro amico peloso ci farà capire che qualcosa lo turba diventando triste o dispettoso. Giocare con lui,, accarezzarlo e fargli sentire la nostra vicinanza è fondamentale. Lui ci ringrazierà con tante coccole pelose. (Foto: Pinterest)

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