lunedì 15 giugno 2020

Sesto senso felino: l'organo di Jacobson

Mai visto un gatto annusare qualcosa e poi starsene a bocca semi-aperta, labbro superiore sollevato e con lo sguardo perso nel vuoto? Sta captando gli odori, di urina o comunque sessuali, che in quel punto lui stesso o un suo simile ha lasciato. Dietro ai denti, all'interno della gengiva superiore e collegato alla bocca attraverso un canale, risiede un organo molto particolare: l'organo vomeronasale (VNO) o di Jacobson. La sua presenza in molti animali è stata ampiamente studiata e la sua importanza per la riproduzione e il comportamento sociale è stata dimostrata in molti studi.

I gatti, così come altri felini, hanno, a differenza di noi umani, un senso che è una via di mezzo fra il gusto e l'olfatto. Percepiscono determinati stimoli attraverso un particolare organo chiamato appunto Jacobson, dal nome del suo scopritore Ludwig Jacobson nel 1813. Per servirsi di quest'organo l'animale "lecca" le sostanze dell'aria e le preme con la lingua al palato, in modo che esse stimolino quest'organo di ricezione. Durante questo processo il gatto assume un'espressione caratteristica, denominata la smorfia del Flehmen, che può apparire buffa ai nostri occhi.

L’organo di Jacobson ha dunque una funzione olfattiva accessoria ed è coinvolto soprattutto nella percezione dei feromoni, ovvero sostanze chimiche volatili prodotte dai conspecifici per comunicare (territorialità, sessualità, età, stato di salute, ecc.). I felini, vantano generalmente una media di duecento milioni di cellule olfattive. Ma a quanto pare, quando attivano l'organo di Jacobson, sono in grado di potenziare le loro capacità sensoriali enormemente, fino ad arrivare a percepire odori che altrimenti, normalmente, non percepirebbero. (Foto: Pinterest)

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