mercoledì 16 dicembre 2020

Se non mastichi, puzzi!

I problemi di igiene orale non riguardano solo i gatti anziani. Naturalmente, per avere dei denti puliti e con poche placche di tartaro, la masticazione regolare sarebbe davvero fondamentale. 'Sarebbe' perché, di fatto, i gatti non masticano ma inghiottono! La masticazione, invece, oltre che migliorare la digestione dell'alimento, permette al cibo di esercitare un'azione abrasiva sui denti (una pulizia naturale, molto efficace quando il cibo è duro) e innesca la salivazione (la saliva è un detergente per la dentatura).

I nostri amici, invece, lavorano con i denti incisivi (strappando il cibo) ma non fanno funzionare quasi per nulla i molari (utili alla masticazione). Le conseguenze? Sporcizia, batteri e...alito pestilenziale! L'alitosi - ovvero l'alito con un cattivo odore - è molto comune nei gatti. Le cause possono essere diverse, però, solitamente, il problema è dovuto semplicemente a una scarsa igiene della bocca e dei denti. Nella bocca dei nostri amici si formano così la placca con milioni e milioni di batteri che liberano massicce quantità di composti a base di zolfo; e lo zolfo, c'è poco da fare, è proprio puzzolente! L'odore sgradevole che esce dalla bocca del nostro amico, però, si può combattere. 

Al di là della spazzolatura con l'apposito spazzolino e magari il dentifricio, alla bocca del nostro quattro zampe fa molto bene il cibo in crocchette. Esistono croccantini di buona qualità strutturati in modo da facilitare, durante la masticazione, l'eliminazione della placca obbligando anche l'animale a masticare prima di deglutire il cibo. La frantumazione del cibo secco, infatti, da un lato favorisce l'abrasione e la salivazione e dall'altro evita che si depositino dei residui di alimenti tra dente e dente (altra causa di alito cattivo). In commercio, inoltre, esistono anche degli snack studiati (nella composizione e nella forma) per favorire l'igiene orale. 

Se lasciamo che il problema della scarsa igiene orale diventi serio, il veterinario sarà costretto a correre ai ripari con una pulizia chiamata detartrasi. Non si tratta di un intervento complesso però nemmeno trascurabile: il tartaro viene rimosso dai denti con un apparecchio specifico e il nostro amico deve essere addormentato con un'anestesia totale. Meglio risolvere la questione con una bella pulizia periodica che possiamo fare a casa. In commercio esistono spazzolini simili a quelli che usiamo noi e comodi spazzolini a 'dito di guanto' che si indossano sull'indice della mano. L'ideale, è iniziare spazzolando gentilmente i denti con semplice acqua: prima gli incisivi (bastano pochi secondi), poi i molari. Col tempo, si potrà aggiungere il dentifricio specifico per animali domestici. Pulire i denti, alla fine, potrebbe anche diventare un simpatico momento quotidiano. (Foto: Pinterest)

0 commenti:

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.