Una diagnosi e cure adatte in genere riportano il gatto alla normalità, ma se gli esami non evidenziano nulla, allora potrebbe trattarsi di demenza e di scarso irroramento del cervello. Oggi sappiamo che i felini possono sviluppare una malattia simile all'Alzheimer che li porta ad avere atteggiamenti strani. Una dieta migliore, ricca di antiossidanti e specifica per l'età, può rivelarsi utile. Esiste anche la possibilità di somministrare dei medicinali, perlopiù studiati per i cani ma che vanno bene anche per i gatti.
Se ci accorgiamo che il nostro gatto anziano tende a perdersi, teniamolo in casa. L'ansia che spesso accompagna questa confusione può essere alleviata con un diffusore di Feliway, mentre i problemi con la cassettina igienica si possono risolvere, o almeno contenere, mettendone altre a disposizione e avendo cura di acquistarne con i bordi bassi, più comode da usare. Evitiamo inoltre di portare un altro animale in famiglia la cui presenza potrebbe essere stressante per Micio.
Per il resto sono importanti dei controlli veterinari di routine, perché anche in questo caso, prima si individua la patologia e più facile sarà la cura. Statisticamente oltre il 25% dei gatti domestici fra i 10 e i 14 anni sviluppa una malattia o un disturbo, percentuale che sale al 50% oltre i 15 anni di età. Superati i 20 anni praticamente tutti mostrano segni più o meno evidenti di perdita della memoria e sono meno attivi e agili. Proprio come noi, insomma! (Foto: Pinterest)
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