venerdì 9 luglio 2021

Gatti e cibo: amore non fa rima con scatoletta

Il primo passo per correre ai ripari è riconoscere che siamo noi umani a indurre simili comportamenti. Un gatto obeso non è un gatto felice. Un gatto che mangia solo fegato va incontro a problemi ossei e rischia addirittura di morire per intossicazione da vitamina A. Chi fa troppo lo schizzinoso e pretende qualcosa di nuovo a ogni pasto diventa un vero e proprio debito per il proprietario. Ma perché quando si tratta di cibo noi bipedi ci facciamo mettere così facilmente nel sacco? Be’, ma perché per noi è qualcosa di più, è un modo per esprimere affetto.

Al contrario dei gatti, condividiamo la nostra tavola con altri commensali, regaliamo ghiottonerie come scatole di cioccolatini. Al contrario dei gatti, organizziamo romantiche cene a lume di candela per corteggiare la nostra dolce metà. A pensarci bene, la vita sociale ruota in buona parte intorno al cibo: aperitivo con gli amici e cena annuale dell’ufficio, sagre gastronomiche luculliane, pranzi di Natale, cene di associazioni e chi più ne ha più ne metta. Per noi il cibo è legato a filo doppio alla vita collettiva, è condivisione. 

Il gatto è lesto nel cogliere le nostre debolezze. Sa bene che, se vuole attirare l’attenzione, chiedere da mangiare è il modo più sicuro di ottenerla. Si avvicina e ci si struscia contro facendo le fusa, va alla ciotola, le siede accanto, ci guarda e miagola. O fa guizzare la coda in segno di saluto. È un affetto interessato, ma noi ci caschiamo comunque. E poi, se Micio è particolarmente scontroso, può darsi che sia l’unico affetto che ci dia! E poi nutrire è più semplice del dover sopportare interruzioni continue. In tutta sincerità, quante volte ci è capitato di allontanare il gatto perché non avevamo tempo per giocare o per le coccole? Però quando si avvicina in cerca di qualcosa da mangiare (o, perlomeno, così ci sembra) accantoniamo subito ciò di cui ci stiamo occupando e corriamo a controllare la ciotola. 

Versare una manciata di croccantini toglie meno tempo di qualche coccola, permettendoci di tornare alle nostre faccende. È la via più facile. Alcuni esemplari istituiscono veri e propri rituali. Conducono il proprietario alla ciotola e, anche se è già piena, sembrano insistere affinché aggiunga ancora qualche boccone, poi però restano fermi e si rifiutano di mangiare senza aver prima ricevuto una dose di carezze e, anche quando si decidono, comunque pretendono che restiamo lì accanto a loro. Con l’aumento del peso poi il gatto diventa sempre più pigro. Il risultato? Micio smette di fare attività fisica. Cosa importantissima per mantenersi in salute sia a livello fisico che comportamentale. 

Con tutti i problemi che il gatto dovrà successivamente affrontare, le continue cure dal veterinario avranno un grosso peso sul nostro budget. Una cosa importante da tenere a mente è il modo in cui viene educato il gatto: la forza e le urla non sono una strategia vincente nella educazione del nostro felino! Nell’alimentazione del gatto è fondamentale essere costanti e dare i pasti sempre alle stesse ore. Questo perché i gatti sono animali abitudinari e hanno bisogno di seguire una routine. Con un gatto che chiede sempre cibo, il primo passo da intraprendere è in ogni caso quello di assicurarci che il nostro amico non abbia problemi di salute e per farlo è importante andare dal veterinario. (Foto: Pinterest)

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