mercoledì 7 luglio 2021

Il mondo visto con gli occhi di un gatto

Una delle differenze tra uomo e gatto sta nel diverso modo di captare le luci. Quelle al neon, per esempio, vengono percepite dal felino come una serie di lampi. Un'altra dissonanza sta nella diversa capacità di vedere al buio, perché nella tonaca interna oculare di tutti i felini c'è una grande area riflettente, il tappeto lucido (tapetum lucidum), che è invece totalmente assente nell'uomo. Questo è il motivo per cui l'occhio del gatto, al buio, risulta fluorescente.

La pupilla, inoltre, può dilatarsi così ampiamente da far sì che di notte la sua vista sia paragonabile a quella degli animali notturni, vale a dire cinque volte superiore a quella umana. I coni retinici (le cellule specializzate nella percezione dei colori) del gatto sono tricromatici, per cui dovrebbero vedere i colori blu, verde, giallo, violetto e anche la scala dei grigi. Mentre vedono male rosso, arancione e marrone. Questo perché, diversamente dall'uomo, nella zona centrale della retina i gatti hanno meno coni.

A causa della conformazione della retina, segue distintamente una preda in movimento, ma, se la preda è immobile, Micio può anche non notarla. L'acutezza visiva invece è maggiore nell'uomo che nel gatto, così come la capacità di accomodazione della vista, che nei gatti è addirittura condizionata dall'ambiente. Si è visto infatti che i felini che vivono all'aperto vedono meglio da vicino, mentre quelli di casa hanno una visione migliore da lontano. (Foto: Pinterest)

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