venerdì 1 aprile 2022

Perché il gatto si pulisce così tanto?

Fin dai primi istanti di vita la pulizia gioca un ruolo molto importante nella vita del gatto, poiché la madre lecca subito i cuccioli per pulirli dalla placenta, asciugarne il pelo e stimolarne la respirazione. Intorno alla terza settimana i micini iniziano a cercare di pulirsi da soli e a sei settimane sono già autonomi; oltre che a se stessi, si dedicano anche ai fratellini meno autosufficienti. La pulizia reciproca (allogrooming) cementa i rapporti fra la madre e i cuccioli e si concentrano nella zona di muso e orecchie, ossia nei punti impossibili da raggiungere da soli.

Questa abitudine contribuisce anche alla creazione di un odore comune, immediatamente riconoscibile tra membri della stessa colonia e importante per mantenere saldi i rapporti. Il tempo dedicato alla pulizia può coprire fino al 30% delle ore di veglia. Quando non se ne occupa qualcun altro, testa, orecchie e nuca vengono lavati leccando la zampa e passandola più e più volte con una serie di movimenti dalla nuca verso il muso. La pulizia però non serve solo a mantenersi in ordine e liberi da parassiti. 

Leccandosi il gatto si cosparge di saliva, la cui evaporazione aiuta a mantenere stabile la temperatura del corpo: per questo motivo non manca mai di farlo quando ha caldo o dopo aver cacciato o giocato. Un'operazione che, insieme a lievi morsi con i piccoli incisivi frontali, serve anche a stimolare la crescita del pelo nuovo e a rimuovere quello morto, oltre a indurre le ghiandole cutanee a mantenere la pelliccia impermeabile: una condizione essenziale soprattutto per chi è obbligato a cacciare con qualsiasi tempo. 

In un mondo fondato sugli odori come quello del gatto la pulizia ha un duplice ruolo. Lavando la parte interna delle zampe posteriori e la zona del basso ventre, dall'ano verso l'esterno, ogni individuo cosparge e rinforza il proprio odore su tutta la pelliccia. Non appena entra in contatto con una qualsiasi superficie o sfrega contro qualcosa, il gatto si ferma e lecca il punto interessato per riportarci il proprio odore e insieme 'assaggiare' informazioni riguardo all'oggetto appena toccato. 

Ma a volte la pignoleria mostrata dal gatto nella pulizia può rivelarsi tutt'altro che vantaggiosa. Può capitare, infatti, che Micio entri in contatto con sostanze nocive (quali vernice, prodotti derivanti dal petrolio e disinfettanti) mentre lecca istintivamente una zona 'contaminata' per pulirla, ingerendo così un veleno potenzialmente mortale. Ad esempio, quando il gatto si accuccia sotto un'automobile, per scaldarsi o ripararsi, dell'olio per motori (nero e vischioso) può appiccicarsi sulla sua schiena. 

In questo caso è raccomandato avvolgere l'animale in una coperta o, perlomeno, accertarsi che non si lecchi prima di portarlo dal veterinario per essere ripulito. L'amore per la pulizia non sempre va di pari passo con l'amore per un buon bagno e così, in casi estremi, non resta altra alternativa se non quella di rasare completamente la parte imbrattata. (Foto: Pinterest)

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