lunedì 6 febbraio 2023

Abituare il gatto a non (più) uscire di casa

Forse ci siamo appena trasferiti in una strada trafficata, il nostro gatto sta invecchiando, la brutta stagione è alle porte o semplicemente non vogliamo più che il nostro gatto corra rischi: qualsiasi sia la motivazione che ci spinge a tenere in casa un gatto che è abituato a stare all'aperto, sarà nostro dovere aiutarlo ad affrontare il cambiamento. So che potremmo considerarla un'impresa ardua, ma pensiamo come un gatto e sarà meno complicato di quanto immaginiamo. La prima cosa da fare è guardarsi intorno e riconsiderare l'ambiente.

Facciamo un giro della casa e osserviamola con gli occhi del gatto. Dal momento che dovrà rinunciare a tutte le cose che lo divertono, come acchiappare una preda vivente, osservare gli insetti, farsi le unghie sul tronco di un albero e stare spaparanzato al sole, che cosa possiamo offrirgli in cambio? L'ambiente interno sarà stimolante quanto quello esterno? Col nostro aiuto, lo sarà. Fuori casa, grazie a madre natura, il nostro gatto può farsi le unghie dove più lo aggrada. Ma in casa? Offriamogli un albero tiragraffi che sia alto e rivestito di materiale ruvido e robusto, sul quale possa affilarsi le unghie e anche sdraiarsi. 

Se abbiamo osservato le superfici sulle quali era abituato ad affilarsi le unghie quando stava all'aperto, è possibile ricreare qualcosa di analogo con un albero tiragraffi. Per esempio, preferiva la corteccia di un albero oppure la staccionata della terrazza sul retro? Offriamo al nostro gatto una versione casalinga di un albero da scalare, acquistando un albero tiragraffi a più piani. Se siamo abili tuttofare, possiamo costruirne uno noi. In base a quanto spazio e budget abbiamo, potremo creargli una vera e propria giungla. D'altronde non occorre essere fantasiosi, può bastare anche un semplice palo di legno con una mensola in cima. I pali dovranno essere di altezza diversa per aiutare un gatto non molto agile a salire fino in cima. 

In casa nostra, gli alberi sono costituiti sia da pali grezzi sia da pali rivestiti di corda, per andare incontro alle diverse preferenze dei gatti. Collochiamo l'albero tiragraffi vicino a una finestra soleggiata e Micio non solo sarà in grado di osservare gli uccellini ma anche di acciambellarsi e schiacciare un pisolino. Il fatto di non poter più cacciare illimitatamente (o quasi, non tutti i gatti sono cacciatori provetti) e di dover rinunciare alle tante attrattive che un ambiente dinamico come quello esterno sapeva offrirgli, potrebbe far sentire il gatto come il detenuto di una Alcatraz felina. 

Sessioni di gioco interattivo regolari non solo gli forniranno esercizio e divertimento, ma impediranno un comportamento indesiderato e distruttivo. Teniamo impegnato il gatto con dei giocattoli interattivi mentre siamo al lavoro o quando non ci è possibile dedicargli una sessione di gioco. I gatti abituati al mutevole ambiente esterno, apprezzeranno il fatto di imbattersi in giocattoli dispensa-cibo a sorpresa, sacchetti di carta o scatoloni in cui giocare, tunnel fatti in casa con scatoloni o sacchetti di carta, cibo nascosto in posti impensati e altri passatempi creativi preparati per lui con amore dal suo padrone. 

Un gatto abituato a essere attivo tutto il giorno non potrà starsene immediatamente placido e tranquillo alla finestra per ore. Se il gatto aveva la consuetudine di uscire fuori casa in particolari momenti della giornata, non riuscirà a capire perché tutto d'un tratto non stiamo più alle regole. Starà davanti alla porta a fissare la maniglia con la speranza che si apra. Se questi segnali non funzionano, probabilmente ci seguirà per tutta la casa, miagolando a intervalli regolari nel tentativo di riportarci alla realtà. Alla fine, rinuncerà a ulteriori tentativi e cercherà di scappare di prigione. 

Graffiare la moquette e la porta d'ingresso nel tentativo di scavare un pertugio è il piano di fuga più comune. Il gatto particolarmente intelligente finge di aver rinunciato alla fuga e di essersi rassegnato a diventare un gatto domestico a tempo pieno, ma, in realtà, sta pianificando la propria evasione: schizzare fuori come una saetta non appena qualcuno apre la porta. Per evitare danni alla casa, e anche al nostro sistema nervoso, si dovranno inserire delle tecniche di reindirizzamento per attirare il micio lontano dalle porte (vedi "All'assalto della porta d'ingresso"). 
 
Se il nostro gatto non è mai stato addestrato all'uso della cassetta igienica, perché fino a quel momento ha sempre fatto i suoi bisogni all'aperto, teniamolo relegato in un'area circoscritta della casa, finché non siamo sicuri che abbia appreso a pieno le lezioni sull'uso della stessa. Usiamo una cassetta igienica aperta e della sabbia inodore. Meglio una sabbia soffice e facile da sollevare rispetto a una sabbia argillosa o altri tipi più sofisticati, poiché la sua consistenza gli ricorderà maggiormente la terra o la sabbia a cui era abituato. (Foto: Pinterest)

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