venerdì 3 dicembre 2021

Perché sterilizzare il nostro gatto?

Vogliamo veramente che la nostra gattina faccia i piccoli? Di certo, lei ne sarebbe felice, ma prima pensiamo attentamente a cosa ne sarà di loro. Purtroppo, a meno che non appartengano a una razza di gran moda, come i Bengala o i British Shorthair, non è facile trovare una sistemazione per i gattini. Se noi o i nostri amici più stretti non possiamo dare loro una casa permanente, che ne sarà dei cuccioli? Le associazioni per la protezione degli animali sono sempre in cerca di sistemazione per randagi e mici abbandonati e, se amiamo veramente i gatti, abbiamo il dovere di pensare a delle alternative.

RIPRODURSI O NON RIPRODURSI?

Le operazioni di sterilizzazione e castrazione non sono affatto crudeli. E nemmeno dolorose, grazie ai moderni e potenti anestetici. Il piccolo felino si rimetterà presto dall'intervento, e difficilmente insorgeranno complicazioni o effetti collaterali. Dal nostro punto di vista i vantaggi consistono soprattutto nel fatto che il gatto sterilizzato avrà meno probabilità di vagabondare e di ficcarsi nei guai in futuro. Inoltre, il gatto e quindi la nostra casa e il giardino riceveranno molte meno visite da parte di gatti maschi.

I gatti sterilizzati spesso vivono in modo più sano. Le femmine non soffrono di disturbi ovarici o all'utero quando invecchiano, e l'incidenza di morsi da parte di altri gatti, che spesso provocano ascessi, è molto più ridotta. La sterilizzazione è un intervento che spesso suscita perplessità nei proprietari dei gatti. Per avere tutte le informazioni sull'argomento è sufficiente recarsi da un veterinario che sarà in grado di fornire risposte esaurienti e di fugare ogni dubbio.

LA STERILIZZAZIONE

Se abbiamo una femmina, dobbiamo prendere in considerazione qualche forma di contraccezione. Lasciarla andare in calore per tutta la vita senza riprodursi non è una soluzione, soprattutto perché con l'andare degli anni le gatte vergini tendono a sviluppare cisti ovariche. La sterilizzazione (ovario-isterectomia) è un intervento effettuato in anestesia totale che rimuove le ovaie e l'utero. L'operazione è sicura quanto un'appendicectomia umana, ma ci sono alcune restrizioni riguardo al momento in cui può essere praticata.

• La gattina deve avere almeno tre mesi.

• A meno che vi sia una buona ragione medica, non si deve sterilizzare nessuna femmina incinta da più di un mese.

• Una femmina non andrebbe sterilizzata quando è in pieno calore, perché gli estrogeni che circolano nel sangue in quel periodo aumentano il rischio di emorragia.

IL CONTROLLO DELLE NASCITE

L'alternativa alla sterilizzazione chirurgica è la pillola o l'iniezione contraccettiva specificamente formulata per piccoli animali. È comunque meglio ricorrere a questo metodo solo per brevi periodi, perché l'uso prolungato può provocare non solo malattie all'utero, ma anche aumento dell'appetito, determinando un indesiderato incremento di peso. Ci sono inoltre controindicazioni nel caso di gatte diabetiche.

LA CASTRAZIONE

La castrazione dei maschietti ha parecchi benefici:

• Limita il numero di cuccioli indesiderati ed evita che il maschio tormenti le femmine del vicinato.

• Riduce la tendenza del maschio al vagabondaggio e alle risse con altri gatti.

• Elimina l'inconfondibile e acre odore degli spruzzi di urina.

A meno che non debbano svolgere compiti riproduttivi, i maschi dovrebbero essere castrati verso i 5-6 mesi di età. (Foto: Pinterest)

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